Qualche punto di verità…
Questione antenna Vodafone:
·
Il Comune non ha dato alcuna indicazione sull’ubicazione
dell’antenna, in quanto tale scelta è stata effettuata dalla società Vodafone dopo
le verifiche tecniche di copertura e sulla base di un contratto con un privato;
·
La richiesta da parte di Vodafone è pervenuta al
Comune nel giugno 2012 ma, sulla base di una valutazione approfondita e
ponderata, non è stata data autorizzazione alla costruzione fin quando gli
uffici non hanno acquisito i pareri del Genio Civile, dell’ Agenzia Regionale
per la Protezione Ambientale in Calabria (ARPACAL), dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura
e del Dipartimento infrastrutture e lavori pubblici della Regione Calabria, per
come previsto dalla normativa;
·
Si evidenzia, quindi, che, visti i pareri di cui al
punto precedente, considerato che tutta la documentazione risultava completa ed
avendo esaminato la numerosa giurisprudenza in materia (Consiglio di Stato, Tar
Calabria, ecc.) l’Ufficio non ha potuto negare l’autorizzazione;
·
Nel corso di queste ultime settimane i Consiglieri
Comunali del gruppo “Uniti per il cambiamento” sono stati ricevuti più volte in
comune per discutere della problematica in oggetto ed agli stessi era stato
proposto di intraprendere iniziative comuni e legittime, per evidenziare alla
Vodafone il malcontento e le preoccupazioni per l’installazione dell’antenna.
Per tutta
risposta gli stessi hanno preferito, come di consueto, strumentalizzare una
battaglia, pur condivisibile nei principi, al fine di attaccare l’Amministrazione
Comunale, lanciando accuse gratuite e calunniose su giornali e social network,
con l’intento di far credere ai cittadini che l’installazione dell’antenna sia
stata organizzata dall’Amministrazione stessa;
·
Per onor di verità, bisognerebbe evidenziare che anche
altri “cittadini” avevano dato la disponibilità dei propri terreni per l’istallazione
di una antenna per telefonia cellulare identica a quella installata in contrada
Donnacà, per la serie...
“si predica
bene e si razzola male”;
Questione Biomasse:
·
Le centrali a Biomasse, di cui tanto si parla a
sproposito, verranno costruite nella zona industriale, laddove la legge prevede
che vengano ubicate e non certo nel centro urbano;
·
Le stesse bruceranno esclusivamente legno vergine
proveniente dalle aziende locali (a Km zero) e non spazzatura o altri tipi di
rifiuti inquinanti, come affermato in varie sedi dai Consiglieri di minoranza;
·
Le emissioni di tali centrali corrispondono a quelle diffuse
da una decina di caminetti, con la differenza che le prime saranno fornite di filtri
atti a limitare emissioni al di sopra dei parametri di legge;
·
Il progetto prevede il monitoraggio delle emissioni 24/24
da parte dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale in Calabria
(ARPACAL);
·
I benefici principali delle centrali sono, come ovvio
per tutte le attività economiche per la società che le realizza, (fra l’altro si
tratta di energie rinnovabili sostenute dal contributo del Gestore Servizi
Energetici dello Stato), ma è interessante la ricaduta sulle attività del
territorio, nonché la possibilità di sfruttamento del calore prodotto dalle
centrali per il riscaldamento delle abitazioni, delle scuole e di eventuali
attività agricole che sorgeranno nelle vicinanze delle centrali;
Abbiamo ritenuto importante
chiarire, in poche righe e con dati certi, alcune verità inconfutabili, lasciando
ai signor “NO” di professione ed agli esperti scrittori di “tazebao” il continuare
a spargere nella nostra comunità denigrazione, allarmismo e veleni.
Avremmo ben poco rispetto dei nostri
concittadini, per fortuna tutt’altro che impauriti, se non li ritenessimo in
grado di giudicare e distinguere la verità dalla strumentalizzazione politica.
Invitiamo i consiglieri di
minoranza a partecipare ai prossimi consigli comunali nei quali verranno
trattati questi argomenti, altrimenti…
#cenefaremounaragione