domenica 20 aprile 2014

Qualche punto di verità…


Qualche punto di verità…

Questione antenna Vodafone:

·        Il Comune non ha dato alcuna indicazione sull’ubicazione dell’antenna, in quanto tale scelta è stata effettuata dalla società Vodafone dopo le verifiche tecniche di copertura e sulla base di un contratto con un privato;

·        La richiesta da parte di Vodafone è pervenuta al Comune nel giugno 2012 ma, sulla base di una valutazione approfondita e ponderata, non è stata data autorizzazione alla costruzione fin quando gli uffici non hanno acquisito i pareri del Genio Civile, dell’ Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale in Calabria (ARPACAL), dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura e del Dipartimento infrastrutture e lavori pubblici della Regione Calabria, per come previsto dalla normativa;

·        Si evidenzia, quindi, che, visti i pareri di cui al punto precedente, considerato che tutta la documentazione risultava completa ed avendo esaminato la numerosa giurisprudenza in materia (Consiglio di Stato, Tar Calabria, ecc.) l’Ufficio non ha potuto negare l’autorizzazione;

·        Nel corso di queste ultime settimane i Consiglieri Comunali del gruppo “Uniti per il cambiamento” sono stati ricevuti più volte in comune per discutere della problematica in oggetto ed agli stessi era stato proposto di intraprendere iniziative comuni e legittime, per evidenziare alla Vodafone il malcontento e le preoccupazioni per l’installazione dell’antenna.

Per tutta risposta gli stessi hanno preferito, come di consueto, strumentalizzare una battaglia, pur condivisibile nei principi, al fine di attaccare l’Amministrazione Comunale, lanciando accuse gratuite e calunniose su giornali e social network, con l’intento di far credere ai cittadini che l’installazione dell’antenna sia stata organizzata dall’Amministrazione stessa;

·        Per onor di verità, bisognerebbe evidenziare che anche altri “cittadini” avevano dato la disponibilità dei propri terreni per l’istallazione di una antenna per telefonia cellulare identica a quella installata in contrada Donnacà, per la serie...
“si predica bene e si razzola male”;

Questione Biomasse:

·        Le centrali a Biomasse, di cui tanto si parla a sproposito, verranno costruite nella zona industriale, laddove la legge prevede che vengano ubicate e non certo nel centro urbano;

·        Le stesse bruceranno esclusivamente legno vergine proveniente dalle aziende locali (a Km zero) e non spazzatura o altri tipi di rifiuti inquinanti, come affermato in varie sedi dai Consiglieri di minoranza;

·        Le emissioni di tali centrali corrispondono a quelle diffuse da una decina di caminetti, con la differenza che le prime saranno fornite di filtri atti a limitare emissioni al di sopra dei parametri di legge;

·        Il progetto prevede il monitoraggio delle emissioni 24/24 da parte dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale in Calabria (ARPACAL);

·        I benefici principali delle centrali sono, come ovvio per tutte le attività economiche per la società che le realizza, (fra l’altro si tratta di energie rinnovabili sostenute dal contributo del Gestore Servizi Energetici dello Stato), ma è interessante la ricaduta sulle attività del territorio, nonché la possibilità di sfruttamento del calore prodotto dalle centrali per il riscaldamento delle abitazioni, delle scuole e di eventuali attività agricole che sorgeranno nelle vicinanze delle centrali;

 

Abbiamo ritenuto importante chiarire, in poche righe e con dati certi, alcune verità inconfutabili, lasciando ai signor “NO” di professione ed agli esperti scrittori di “tazebao” il continuare a spargere nella nostra comunità denigrazione, allarmismo e veleni.

Avremmo ben poco rispetto dei nostri concittadini, per fortuna tutt’altro che impauriti, se non li ritenessimo in grado di giudicare e distinguere la verità dalla strumentalizzazione politica.

Invitiamo i consiglieri di minoranza a partecipare ai prossimi consigli comunali nei quali verranno trattati questi argomenti, altrimenti…

#cenefaremounaragione

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