Il Welfare potrebbe essere tra
le prime vittime del nuovo riccometro, lo strumento che – basandosi
sull’indicatore Isee, che mette insieme redditi e patrimoni per valutare la
“ricchezza” del contribuente – diverrà la base per ottenere assegni di
maternità, sconti su asili nido e mense scolastiche, accesso a prestazioni
assistenziali, visite a domicilio, accompagnamento e tante altre prestazioni
sociali. Ma come cambia il nuovo Isee?
A spiegarci come si calcolerà l’Isee in
futuro ci pensa La Repubblica, che ricorda come “nella parte reddituale del
calcolo, per la prima volta ai redditi Irpef si sommeranno anche i redditi
esenti, le entrate tassate in altro modo. Come la cedolare sugli affitti, i
premi di produttività. Ma anche l’indennità di accompagnamento, scelta che ha
fatto discutere. Non anche la social card e i voucher, come sembrava in un
primo tempo. Un reddito così lievitato sarà però compensato da alcune
detrazioni (quasi tutte con un limite massimo)”.
Tra
le principali eccezioni, “i sottraggono gli assegni al coniuge e ai figli, le
spese per i disabili, il 20% del reddito da lavoro dipendente o della pensione.
E poi anche una quota degli affitti e una franchigia sull’abitazione di
proprietà. Gli interessi maturati sugli investimenti finanziari avranno un tetto:
finora erano parametrati al rendimento del Btp a 10 anni, ma senza alcun
vincolo. Impossibile ora, visti gli “spread”, costantemente al rialzo” –
conclude il quotidiano.
A
finire in ambito Isee, e pesantemente, anche la prima casa, “rivalutata ai fini
Imu. E quindi entrerà nei calcoli patrimoniali con il 60% in più. Un vera
mazzata. Benché il nuovo Isee considererà solo il 75% di questo valore
immobiliare rivalutato, a cui sottrarre l’eventuale mutuo residuo, ancora da
pagare. Al mattone si aggiungerà poi anche il patrimonio estero e quello
mobiliare, come ora: titoli di Stato, conti corrente, partecipazioni societari.
Una franchigia, anche qui, attenuerà il colpo” – aggiunge infine il quotidiano.
In attuazione dell’articolo 5 del
decreto Salva Italia, i ministeri del Lavoro e dell’Economia stanno
predisponendo un decreto ministeriale al fine di “migliorare la capacità
selettiva dell’indicatore, valorizzando in misura maggiore la componente
patrimoniale”.
Il
nuovo Isee dovrebbe
indicare anche le agevolazioni e le prestazioni, sottolinea il Corriere della
Sera, che “non potranno più essere riconosciute a chi supera le nuove soglie
che verranno stabilite. Obiettivo impedire che l’assistenza vada ai falsi
poveri, fermando l’esplosione delle dichiarazioni Isee presentate, passate da
poco più di 2 milioni nel 2002 ai 7,6 milioni del 2011. Per questo verranno
potenziati i controlli attraverso l’incrocio delle banche dati”.
Nessun commento:
Posta un commento